Chi guida lo sviluppo: il Pubblico o il Privato?

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giugno 10, 2016 di vermondo

Ho impostato il mio intervento iniziale, nel consiglio di ieri, sulla necessità della piena collaborazione tra Pubblico e Privato, in una competizione positiva, per condurre la società verso il bello e il bene comune. Ho declinato questo concetto in tre esempi di vita comunale.

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Consiglio Comunale del 9 giugno 2016 – Comunicazione iniziale

Signori Presidente, Sindaco, Assessori, Consiglieri, Signore e Signori Tutti,

il mio contributo di questa sera è un invito a prendere coscienza della responsabilità dell’ente pubblico nella guida e nel decoro della città. Credo che lo sviluppo di una comunità abbia solide basi quando si fonda sulla piena collaborazione e sussidiarietà tra pubblico e privato, dove ogni parte dà il meglio di sé nella progettazione e attuazione di programmi e attività che migliorino l’ambiente in cui viviamo per la salute, il benessere, la crescita economica, sociale e culturale dei cittadini. Dico questo, perché sono convinto che Meda abbia grandi potenzialità che, però, rimangono inespresse o scoraggiate. Credo anche che il pubblico abbia, per primo, il dovere di creare le condizioni di collaborazione e di dare esempio di questo percorso permanente verso il miglioramento continuo. Ho scelto tra esempi di come si possa riavviare e rafforzare un circolo virtuoso anche qui a Meda.

Il centro storico. Non c’è dubbio che la sua riqualificazione debba essere un progetto di stretta collaborazione tra il Comune e le proprietà private. Il pubblico ha il dovere di compiere il primo passo con interventi di forte impatto nella rigenerazione delle aree abbandonate e degradate, nel rifacimento della pavimentazione stradale, illuminazione e arredo urbano, nella segnaletica, nella presenza di attività e servizi comunali ecc. Così si potrà stimolare la collaborazione dei privati in una gara di positiva competizione verso il bello.

Il decoro urbano. Un maggiore impegno nella manutenzione di piazze, strade, proprietà e aree verdi comunali è determinante per essere credibili nelle richieste di decoro delle proprietà private abbandonate. Per esempio la pulizia e restituzione alla fruizione pubblica a verde dell’area verde in via Gagarin, di quella intorno al cimitero e di altre ancora darebbero un forte impulso alle richieste di decoro di aree private impresentabili come alcuni cortili lasciati in totale abbandono in aree centrali, come corso Matteotti e altre.

La riqualificazione degli edifici. La rigenerazione della città passa attraverso l’ammodernamento di case, palazzi e strutture, con soluzioni sostenibili dal punto di vista del risparmio energetico e del conseguente ridotto impatto ambientale. Non sono certo che il palazzo ex-Mascheroni sia stato recuperato con le più moderne tecnologie di coibentazione e di efficienza energetica. Così come la mancata realizzazione di ascensori alla stazione non è stato un buon messaggio alla eliminazione delle barriere architettoniche nella città.

Chiudo questo mio intervento iniziale invitando questo consiglio a essere più esigente nell’approvazione dei progetti e programmi pubblici così che siano di esempio e stimolo alle iniziative private per una vincente competizione verso la cultura dell’efficienza e della bellezza.

Vermondo Busnelli, Consigliere Capogruppo di MEDA per TUTTI

9 giugno 2016

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1 thoughts on “Chi guida lo sviluppo: il Pubblico o il Privato?

  1. […] L’ intervento iniziale del consigliere Vermondo Busnelli si è focalizzato sulla necessità della piena collaborazione tra Pubblico e Privato, in una competizione positiva, per condurre la società verso il bello e il bene comune. Ha declinato questo concetto in tre esempi di vita comunale: la rigenerazione del centro, il decoro urbano e la riqualificazione degli edifici. Insieme, si può. https://vermondoblog.wordpress.com/2016/06/10/chi-guida-lo-sviluppo-il-pubblico-o-il-privato/ […]

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