Meda approva la fusione AEB-A2A, tra opportunità e perplessità.

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aprile 16, 2020 di vermondo

In tempo di COVID-19, il progetto di aggregazione societaria e industriale tra AEB e A2A non si ferma e va diretto a destinazione. Meda ha una quota in AEB, azienda partecipata da 29 Comuni brianzoli, con Seregno capofila. A2A è la multiutility lombarda, guidata da Brescia e Milano, leader nei servizi energetici, teleriscaldamento, gestione rifiuti e smart city. La nuova società presenta prospettive di sviluppo e qualche opportunità anche per la nostra città di Meda, ma anche diverse perplessità, come ho illustrato nel mio intervento in consiglio comunale.

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Consiglio Comunale del 15 aprile 2020 (videoconferenza) – Integrazione societaria e industriale AEB e A2A

Il Coronavirus ha fermato il paese e le attività sul territorio nazionale, ma non questa operazione, che vanta il record di rapidità di realizzazione. Lo studio di fattibilità fu varato il 17 ottobre 2019; dopo tre mesi, il 27 gennaio 2020, i CdA di AEB e di Unareti-A2A approvarono il progetto di aggregazione; oggi, dopo sei mesi, il Comune di Meda, con tutti i Comuni soci di AEB, è chiamato a deliberare l’operazione, in questo consiglio, convocato in piena emergenza COVID-19 e svolto, per la prima volta, in videoconferenza.

AEB è una società partecipata pubblica di 29 Comuni, quasi tutti brianzoli, con Seregno azionista di maggioranza. La relazione di Ramusino, l’esperto nominato dal Tribunale di Milano per questa operazione, riassume i parametri economici del gruppo AEB:

  • valore economico ante-operazione, 309.060.000€ e post-operazione, 464.871.000 €;
  • patrimonio netto contabile ante-operazione, 248.448.094€ e post-operazione, 270.702.130€;
  • la quota del Comune di Meda in AEB post-operazione è di 18.174.300 azioni, pari al 1,5209% delle azioni totali 1.194.955.750.

AEB opera con tre principali società: Retipiù, per distribuzione gas, energia elettrica e illuminazione pubblica; Gelsia, per vendita gas, energia elettrica e teleriscaldamento; Gelsia ambiente, per gestione integrata dei rifiuti. Non opera, di fatto, sul territorio del nostro Comune di Meda. La partecipazione azionaria del Comune di Meda in AEB è un residuo patrimoniale della nota vicenda Meda Servizi S.p.A., chiusa con procedura fallimentare. Il bilancio di AEB è stabilmente positivo e genera distribuzione di dividendi ai Comuni: a Meda circa 100.000€ per anno.

L’altro partner, A2A, è una società a capitale misto, con la maggioranza dei Comuni di Milano e Brescia ed è la principale multiutility lombarda nei settori di ambiente, energia, calore, reti e tecnologie smart city. Il suo bilancio supera i 6 miliardi, con un margine operativo lordo EBITDA di 1,3 miliardi. Grazie alle partnership con Acsm-Agam al nord e LGH al sud, A2A copre gran parte della Lombardia. Il suo interesse verso AEB è sia per i servizi svolti sia per la vicinanza territoriale: infatti, AEB è sostanzialmente una “piccola” enclave attorniata dal gigante A2A.  Il rapporto di valore e di forza tra le due società AEB e A2A è circa 1:30, quindi estremamente sbilanciato a favore del gigante A2A. Eppure, questo matrimonio presenta opportunità di sviluppo per l’azienda brianzola e per i suoi Comuni soci.  Il piano industriale di sviluppo della nuova entità con orizzonte 2024 prevede la crescita del margine operativo lordo EBITDA da 33 a 55 milioni, nel primo anno e in crescita fino a 85 milioni entro il 2024:

  • 22 milioni sono apportati dallo scorporo di Unareti da A2A e la sua confluenza in AEB, con le attività di distribuzione gas, energia elettrica e illuminazione pubblica;
  • altri 30 milioni sono previsti sia per crescita organica delle attività core business sia per aggiudicazione delle gare negli ambiti di distribuzione gas, sia per nuovi business, di efficienza energetica, tecnologie smart city sia per razionalizzazione organizzativa.

Il piano prevede importanti investimenti sul territorio, previsti in 190 milioni in 5 anni nell’area della Brianza, per dare impulso ai programmi di sviluppo di AEB e un aumento del personale, da 600 a 800 persone.

Senza alleanze, AEB potrebbe correre il rischio di uscire dal mercato della distribuzione del gas per maggiore difficoltà o impossibilità di partecipare, come società a totale capitale pubblico, alle gare dei nuovi ATEM e ridurre i suoi margini, nell’ottica di contenimento delle tariffe, come previsto dall’Autorità di Regolazione per Energia Reti e Ambiente, ARERA.

La guida della nuova società rimarrà in mano pubblica come assetto societario: 66,5% dei Comuni attuali soci di AEB, di cui 36,5% Seregno e 33,5% di A2A. Il presidente è scelto tra i 5 consiglieri AEB, mentre l’amministrazione delegato è scelto da A2A. Quindi, il controllo della società rimane pubblico dei Comuni, ma la gestione operativa è affidata al socio industriale A2A. I Comuni sono rappresentati, attraverso il Presidente, nel comitato strategico, propositivo e consultivo, che affianca l’AD e anche nella conferenza del territorio, per la consultazione periodica, almeno semestrale con la partecipazione di Presidente e AD, con la finalità di raccogliere, discutere e valutare le istanze dei soci pubblici.

Operativamente, la nuova società opererà con 4 aziende controllate, nei rispettivi rami di attività: Gelsia, Retipiù, Gelsia ambiente e a2a illuminazione pubblica.

Oggi e, ancora di più nei prossimi anni, è importante avere un assetto societario e una struttura operativa che consenta di competere sul mercato dei servizi energetici e ambientali per i Comuni. Operare da soli, anche se in buona salute come l’attuale AEB, potrebbe non essere più conveniente sia nel mantenimento delle attività sia nella distribuzione dei dividendi ai Comuni soci. La partnership con A2A si presenta come un’opportunità valida e fondata su buone basi. Gli attuali Comuni soci di AEB hanno ragionevoli aspettative di mantenere o migliorare i dividenti annuali. I Comuni che volessero vendere o aumentare le proprie azioni hanno una maggiore probabilità di transazione con A2A o con altri Comuni, essendoci, comunque, un tetto massimo per il Socio A2A.

Tra le opportunità, rimane sempre l’opzione della vendita delle nostre azioni, portando nelle casse del Comune 5.232.026€, come determinato nella lettera del Presidente di AEB, dello scorso 8 aprile, da finalizzare nei modi e nei tempi previsti, come evidenziato nella discussione e riportato nei documenti collegati alla deliberazione.

Fin qui, le opportunità dell’operazione. Nella dichiarazione di voto, metterò in evidenza alcuni aspetti di criticità, che richiederebbero un maggiore approfondimento, negato dai tempi compressi, dall’emergenza COVID-19 e dalla mancata gara con evidenza pubblica.

 

Il mio voto, come POLO CIVICO di MEDA tiene conto delle opportunità della proposta e anche di alcune criticità. La velocità e l’accelerazione hanno caratterizzato questa operazione, da subito; è inconsueto vedere in Italia, aprire e chiudere un progetto così complesso in meno di sei mesi. Complesso sia dal punto di vista societario, coinvolgendo ben 29 Comuni sia dal punto di vista normativo, districandosi nel territorio insidioso delle società a partecipazione pubblica e nel codice dei contratti pubblici per costruzione di società miste di fornitura dei servizi d’interesse generale. È indubbio che questa accelerazione rappresenta un’anomalia nel quadro pubblico italiano. Neppure la pandemia COVID-19 ha fermato la corsa di questo treno. La motivazione di accelerare la chiusura per avere i tempi necessari a predisporre la partecipazione alle prossime gare nei diversi ATEM, appare discutibile, visto che le scadenze di tutti gli atti sono state rinviate di mesi o sine die. Infine, l’operazione è stata condotta senza una gara ad evidenza pubblica. Pur non richiesta, la gara pubblica offre sempre maggiore trasparenza e consente di non escludere a priori altre opzioni. La stessa riserva era stata sollevata dal POLO CIVICO anche sulla scelta della farmacia comunale qui a Meda, data in concessione senza gara pubblica. I legali che hanno assistito le aziende, compreso il noto avvocato Mattarella junior, ritengono legittima l’operazione, precisando che “potrebbe essere prudenzialmente preferibile procedere a informare, in un’ottica collaborativa, l’ANAC dell’operazione”.

Tutte queste considerazioni ci inducono a una valutazione prudente di tutta l’operazione e portano a un voto di astensione, come POLO CIVICO di MEDA per TUTTI e LISTA CIVICA per MEDA. Il piano industriale appare ben costruito e le motivazioni di opportunità offerte dall’operazione sembrano ben giustificate, anche se, spesso, le previsioni non sempre sono confermate dalla realtà. Tuttavia, la decisione di evitare la gara con evidenza pubblica, la volontà di accelerare la conclusione in tempi molto stretti, nonostante l’emergenza del Coronavirus, lascia aperti alcuni punti interrogativi e sul tavolo alcune perplessità. Questa operazione, sollecita il nostro Comune a valutare con attenzione l’opportunità di vendere le proprie azioni, per almeno due ragioni: AEB non fornisce direttamente servizi al nostro territorio e, quindi, la presenza di Meda ha unicamente un valore finanziario; il ricavo della vendita delle nostre azioni (5.232.026€) aggiunto alle disponibilità dell’avanzo di amministrazione, consentirebbe di avviare un progetto di largo respiro per la rigenerazione della città, a partire dal suo centro storico verso tutte le zone della città.  Se questa maggioranza deciderà di conservare lo “status quo”, mantenendo congelata la partecipazione anche nella nuova società AEB, chiediamo che il Sindaco assicuri la sua presenza alla conferenza del territorio, unico luogo in cui il Comune di Meda potrà ascoltare, commentare e proporre iniziative al management di AEB e riferire alla nostra commissione consiliare, per le opportune considerazioni e proposte. Se, invece, si vorrà procedere a scongelare la quota di partecipazione azionaria, convertendola in investimenti strategici per la città, come POLO CIVICO di MEDA, saremo prontamente disponibili a dare la nostra collaborazione e il sostegno.

Vermondo Busnelli, Capogruppo consiliare del POLO CIVICO di MEDA per TUTTI e LISTA CIVICA per MEDA, 15 aprile 2020

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