Miglioriamo il piano di governo del territorio comunale!

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luglio 20, 2016 di vermondo

Oggi, l’associazione MEDA per TUTTI ha protocollato le osservazioni alla Variante degli atti costituenti il Piano di Governo del Territorio (PGT). MEDA per TUTTI ha sempre collaborato, nei vari momenti della discussione dei documenti della variante, per offrire le proprie idee e proposte all’attuazione di politiche che conducano Meda fuori dalla situazione attuale, insoddisfacente, verso una sostanziale rigenerazione della città. MEDA per TUTTI è stata fortemente contraria al PGT vigente, adottato da Lega Nord e approvato, senza modifiche, dal PD nel 2012: https://vermondoblog.wordpress.com/2013/06/29/smascherate-le-pretestuose-motivazioni-del-pd-e-alleati-sul-pgt/.

Le critiche erano fondate al punto che una variante è stata avviata nel 2013 e adottata nel maggio di quest’anno, 2016. Il nuovo PGT presenta interessanti novità e contiene diverse proposte avanzate anche da MEDA per TUTTI: https://vermondoblog.wordpress.com/2013/12/23/e-ora-di-cambiare-le-politiche-del-territorio/.

Tuttavia, la versione adottata è ancora debole e carente su diversi punti strategici, come esposto nella dichiarazione di voto contrario all’adizione: https://vermondoblog.wordpress.com/2016/05/24/pgt-terzo-tentativo-un-piano-con-buone-idee-ma-povero-di-concretezza/.

Oggi, MEDA per TUTTI formalizza le proprie osservazioni volte a evidenziare gli aspetti della versione adottata, che meritano un approfondimento maggiore prima dell’approvazione finale, prevista alla fine del 2016. Le sei osservazioni partono dalla distanza che ancora esiste tra le proposte di MEDA per TUTTI e il testo adottato, con particolare riferimento alle priorità urgenti per lo sviluppo sostenibile di Meda e della nostra comunità: riqualificare il centro; favorire le attività economiche, produttive, commerciali e dei servizi; assicurare un sistema integrato e sostenibile della mobilità; valorizzare il patrimonio naturalistico, migliorandone la fruibilità.

Qui sotto, il testo completo del documento protocollato con le premesse e le sei osservazioni dell’associazione MEDA per TUTTI.

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blog Osservazioni foto

Osservazioni dell’associazione MEDA per TUTTI alla Variante degli atti costituenti il Piano di Governo del Territorio della Città di Meda.

Luglio 2016

La variante del Piano di Governo del Territorio (PGT), nei suoi atti costituenti è un’occasione per ripensare la visione della città di Meda futura. Partendo dalla fotografia attuale, serve a tracciare il percorso e definire gli strumenti urbanistici necessari al miglioramento continuo della rigenerazione urbana fino al raggiungimento degli obiettivi di una sostenibile crescita economica e sociale, in un ambiente bello e vivibile. Una larga partecipazione dei Medesi, arricchita dai contributi di esperti, è cruciale per definire gli obiettivi, individuare il percorso migliore al loro raggiungimento e assicurare, poi, la realizzazione dei programmi attuativi. Con questo spirito, l’associazione MEDA per TUTTI ha collaborato nei vari momenti della discussione della Variante del PGT e formalizza le proprie osservazioni volte a evidenziare alcuni aspetti che meritano un approfondimento maggiore prima dell’approvazione finale.

Prima di formulare le osservazioni e con riferimento alle nostre proposte presentate a dicembre 2013, all’inizio del processo di variante del PGT, richiamiamo la nostra visione della Meda futura, con particolare focalizzazione sulle priorità che noi riteniamo urgenti per lo sviluppo sostenibile di Meda e della nostra comunità:

  1. riqualificare il centro;
  2. favorire le attività economiche, produttive, commerciali e dei servizi;
  3. assicurare un sistema integrato e sostenibile della mobilità;
  4. valorizzare il patrimonio naturalistico, migliorandone la fruibilità.

 

Ripartire dal centro. La riqualificazione del centro urbano resta per noi la priorità di Meda. Crediamo che Meda non debba consumare altro suolo disponibile ma orientare i futuri interventi alla riqualificazione, alla ristrutturazione e all’ammodernamento dell’edificato esistente che è, in larga parte, sottoutilizzato e mal conservato. Un moderno e lungimirante piano di rinnovamento del patrimonio esistente consentirebbe di raggiungere gli obiettivi di risparmio energetico, di ottimizzazione degli spazi e dei volumi urbani, di miglioramento della funzionalità e della bellezza degli edifici, partendo dal suo centro. La ricognizione aggiornata e puntuale del patrimonio edilizio comunale, privato e pubblico, fornirebbe le informazioni necessarie per un’analisi corretta e per le valutazioni sulle priorità delle variazioni del piano di governo del territorio. L’evento “quale CENTRO per MEDA 2020?”, organizzato dalla nostra associazione il 19 settembre 2013, ha dimostrato la grande sensibilità e attenzione dei Medesi su questi temi, con particolare riferimento al centro urbano quale punto di partenza per un percorso virtuoso di rilancio dell’intera città di Meda.

Sostenere l’economia locale. Il sostegno alle attività economiche significa assicurare agli operatori le condizioni di crescita e sviluppo in aree attrezzate con infrastrutture e servizi per migliorare le condizioni di competitività sui mercati. Significa anche favorire le sinergie sul territorio tra luoghi di formazione professionale, attività di ricerca e sviluppo, strutture di promozione in sussidiarietà tra privato e pubblico, mettendo al centro la tradizione del mobile e del design. In quest’ottica, diventa urgente anche il ripensamento delle attuali zone miste per facilitare le trasformazioni e le ristrutturazioni conseguenti ai cambiamenti sociali ed economici della comunità, riallocando volumi e riadattando le norme tecniche in funzione delle nuove priorità, con l’utilizzo degli appropriati strumenti urbanistici.

Assicurare un traffico sostenibile per una città vivibile. Un piano di mobilità sostenibile richiede la risoluzione urgente e non più rinviabile del superamento della barriera ferroviaria con la realizzazione di sottopassaggi, di cavalcavia o di altre eventuali migliori e fattibili alternative, che assicurino con efficacia l’obiettivo di collegamento tra le due parti della città divise dalla ferrovia. L’urgenza del superamento della barriera ferroviaria richiede la ricerca di finanziamenti che assicurino la realizzazione urgente degli interventi necessari, anche prevedendo e anticipando sin d’ora eventuali cambi di programma del piano di opere sul territorio di Meda connesse ai lavori di Pedemontana. Occorre definire e completare le strade tangenziali per convogliare il traffico commerciale e veloce lungo le direttrici Meda Nord-Ovest (asse vie Seveso-Angeli Custodi-Santa Maria), Meda Nord-Est (asse vie Einaudi-Gorizia) e Meda Sud (asse Vignazzola) in raccordo con la Provinciale SS35 e futura tratta B2 Pedemontana. Il ridisegno e la distribuzione delle aree parcheggio diventano critici per la razionalizzazione del traffico urbano.

Valorizzazione del patrimonio naturalistico. Parallelamente alla revisione del piano del traffico veicolare, occorre progettare percorsi di viabilità ciclo-pedonale che colleghino le zone della città (piazze, servizi, parchi, passaggi lungo i corsi d’acqua ecc.) con il bosco delle querce e il parco della brughiera. Queste due importanti aree di verde all’interno del territorio medese devono essere rese più fruibili per attività educative, ricreative e del tempo libero con interventi che ne preservino il patrimonio ambientale e al tempo stesso ne favoriscano l’uso sostenibile, con grande beneficio per la nostra comunità. La valorizzazione dell’area ‘fornaci’ potrebbe diventare naturale ingresso medese al parco della brughiera. I miglioramenti e collegamenti all’interno del territorio medese si devono integrare con quelli sovraccomunali, come per esempio le vicine aree verdi della Porada e delle Groane.

Gli interventi infrastrutturali dovranno essere accompagnati da misure tecnologiche di smart city che ottimizzino in tempo reale le informazioni e i servizi ai cittadini, come i tempi di chiusura dei passaggi a livello, i posti liberi dei parcheggi, interruzioni o rallentamenti di viabilità ecc.

Le priorità programmatiche sopra indicate, illustrate con sintetiche indicazioni puntuali, consentirebbero di raggiungere obiettivi di equilibrio tra economia ed ecologia, tra esigenze lavorative e residenziali, tra comparti urbanistici rivisti e ridefiniti con le diverse funzioni prevalenti. Una possibile proposta di ridefinizione di comparti con funzioni prevalenti potrebbe essere così configurata, come già indicata in studi precedenti: produttivo nei poli Einaudi-Trieste-AT1; commerciale sull’asse Matteotti-Indipendenza; di servizi nella zona centrale; ambientale/paesaggistico lungo il Tarò, con le ramificazioni ai parchi, in particolare della brughiera e del bosco delle querce.

Collaborazione e coinvolgimento. L’approvazione della variante del PGT darà risultati tanto migliori quanto maggiore sarà la condivisione di obiettivi, metodo e strumenti con la comunità medese. La condivisione della visione della Meda futura richiede l’adesione più larga possibile anche tra le forze politiche che hanno la responsabilità di approvare e assicurare l’attuazione coerente nel tempo delle decisioni strategiche che sono collegate al PGT e alle sue varianti, pur nella naturale alternanza delle maggioranze di governo della città. La nostra associazione conferma la disponibilità a collaborare. Nello spirito della collaborazione, questa proposta già nasce dal confronto d’idee e valutazioni elaborate non solo con i soci e sostenitori della nostra associazione ma anche con esperti indipendenti e dallo studio di documenti esistenti.

Strumenti urbanistici. Una volta definiti la visione della città futura e gli obiettivi strategici condivisi attraverso una larga partecipazione della comunità, i tecnici professionisti avranno il compito di individuare e utilizzare gli strumenti urbanistici utili al raggiungimento degli obiettivi. La complessità dell’attuale situazione urbanistica di Meda richiede l’uso sapiente degli strumenti disponibili, in particolare: la sostituzione, la perequazione e la compensazione. La sostituzione edilizia prevede che le vecchie case lasciano il posto, con la pratica della demolizione e ricostruzione, a nuovi edifici più sicuri, più efficienti, più sostenibili, più belli. La perequazione consente di “traslare” i volumi esistenti da un lotto a un altro – per esempio dalla periferia al centro – liberando così aree per realizzare piazze, parchi, servizi, percorsi ciclo-pedonali, orti ecc. La compensazione urbanistica permette di assegnare agli operatori privati l’onere della realizzazione di opere d’urbanizzazione e della cessione di aree alla pubblica amministrazione. Ultimo, non per importanza, lo strumento amministrativo dell’incentivazione/disincentivazione può essere utilizzato per incoraggiare pratiche positive di ristrutturazione e abbellimento degli edifici privati coerentemente con gli indirizzi dell’amministrazione comunale, nei casi in cui non possano essere imposte norme cogenti o nelle parti della città non coinvolte da piani di sostituzione con demolizione e ricostruzione. L’applicazione dei concetti e degli strumenti illustrati può essere declinata con soluzioni tecniche diverse, privilegiando l’uno o l’altro strumento urbanistico in funzione delle specifiche condizioni e circostanze. In alternativa a un approccio più conservativo dove perequazione e compensazione sono coniugate prevalentemente con programmi di incentivazione/disincentivazione è possibile anche valutare soluzioni più drastiche e innovative dove perequazione e compensazione sono coniugate in modo più deciso con la sostituzione edilizia. Noi crediamo che prioritario per Meda sia l’avvio urgente del programma di riqualificazione urbanistica a partire dal centro e secondo i criteri indicati in questa nostra proposta e, più in dettaglio, nel nostro documento già citato di dicembre 2013. Non abbiamo pregiudizi sugli strumenti urbanistici utilizzati e sulle soluzioni tecniche ritenute più idonee e convincenti dopo un ampio dibattito pubblico e confronto tra le possibili opzioni. La metodologia e le proposte urbanistiche da noi suggerite per la variante del PGT trovano conferma anche nel Piano per la Rigenerazione Urbana Sostenibile (Ri.U.So) pubblicato dal consiglio nazionale degli architetti, pianificatori, paesaggisti e conservatori (CNAPPC) nel 2012. Questo piano – promosso anche da ANCE, ANCI, Legambiente e Regioni – propone strategie e strumenti per riprogettare la città dove convivono in una congestione insostenibile abitazioni con attività secondarie e terziarie. Il piano indica un approccio organico alla riprogettazione della città partendo dalla riqualificazione del patrimonio immobiliare esistente che deve diventare la priorità, frenando le nuove costruzioni al di fuori dei programmi di rigenerazione delle costruzioni esistenti inadeguate. Le proposte del piano Ri.U.So offrono a Meda criteri ed esempi di soluzioni per riqualificare il centro urbano a vantaggio di tutta la città e della nostra comunità.

 

Prendiamo atto che diversi aspetti della nostra proposta, presentata a dicembre 2013 e richiamata qui sopra nei suoi tratti essenziali, trovano applicazione nella variante del PGT adottata dal Consiglio Comunale di Meda il 23 maggio 2016. Le nostre osservazioni sono finalizzate a mettere in evidenza le misure opportune da inserire nei documenti adottati per dare maggiore efficacia e concretezza agli atti della variante. 

Prima osservazione: Centro storico.

I documenti di variante dovrebbero contenere chiare e concrete indicazioni di orientamento degli investimenti per la rigenerazione del centro cittadino, con priorità a:

  • riqualificazione di strade e piazze del centro storico nel POP 2016-2018, con programmi di pavimentazione, illuminazione e arredamento urbano;
  • destinazione di aree riqualificate a servizi pubblici (es. uffici comunali, sedi di rappresentanza, asilo nido, parchi di vicinato ecc.) per riportare vita sociale nelle vie centrali, ora abbandonate;
  • rafforzare le misure d’incentivazione di attività artigianali e commerciali, per riattivare il contributo dei privati alla rigenerazione del centro.

In questo contesto, la questione della “Curt Lunga”, area compresa tra le vie Italia, Matteotti, Vignoni, Carducci, richiede un’attenzione urgente e prioritaria del Comune, attraverso gli strumenti urbanistici ed edilizi, per avviarne la riqualificazione in tempi brevi.

Prevedere le misure di perequazione anche per la riqualificazione e riattivazione del centro cittadino e non solo per l’acquisizione di aree a destinazione pubblica per servizi o per aree verdi, come sono previste nella variante adottata. Per il raggiungimento dell’obiettivo della rigenerazione del centro cittadino, altri strumenti possono essere previsti, come sostituzione o compensazione o incentivazione.

Seconda osservazione: Verde pubblico.

La valorizzazione e maggiore fruibilità del verde non trova indicazioni e misure concrete nei documenti della variante, tranne l’ambito di trasformazione dell’area fornaci, che riamane un obiettivo condivisibile, ma tutto da esplorare.

Lo strumento della perequazione o altre misure non sono indicate per destinare a uso pubblico percorsi ciclopedonali a margine e all’interno del parco della brughiera, che rimane sottoutilizzato rispetto alle potenzialità di fruibilità per i Medesi nel tempo libero. Queste fasce ciclopedonali di fruibilità del parco dovrebbero essere poi connesse con la reta di viabilità dolce da realizzare nel resto della città.

Terza osservazione: aree miste.

Il superamento della commistione di residenziale e produttivo delle aree miste deve tenere conto dei problemi d’incompatibilità tra abitazioni e attività che creano molestie olfattive ed emissioni rumorose. Occorre trovare un raccordo tra gli strumenti urbanistici del PGT e quelli autorizzativi e di controllo per le emissioni.

Quarta osservazione: Attività economiche.

Non si evidenziano elementi forti di valorizzazione della filiera legno, che costituisce la colonna vertebrale dell’attività economica di Meda. Il nuovo polo di FederlegnoArredo, in costruzione nel Comune di Lentate sul Seveso, a poca distanza dal Centro di Formazione Professionale Terragni di Meda, potrebbe comprometterne lo sviluppo, in assenza di strategie e misure di rilancio. Nel rispetto delle diverse competenze sulla formazione professionale, il Comune di Meda ha la responsabilità di conservare e accrescere l’eredità delle esperienze professionali del territorio, maturate con le scuole di arte e mestieri che hanno accompagnato lo sviluppo delle attività imprenditoriali medesi. I piani e gli strumenti urbanistici dovrebbero contenere spazi e misure d’intervento per facilitare il rafforzamento del CFP Terragni e/o la costituzione di altri spazi formativi a sostegno delle competenze professionali, dalla progettazione alla fabbricazione e alla promozione delle attività artigianali e industriali della filiera del mobile e dell’arredamento.

Quinta osservazione: Prevenzione del gioco d’azzardo.

Nei documenti costituenti il PGT adottato, mancano misure e riferimenti urbanistici di contrasto al gioco di azzardo patologico (GAP). Sull’esempio di esperienze e buone pratiche, si dovrebbero inserire prescrizioni e vincoli per l’attivazione di sale da gioco e l’installazione di slot machine, in zone di prossimità a scuole e ad altri luoghi di aggregazione. Si richiama la mozione del gruppo consiliare Meda per Tutti per adottare iniziative di prevenzione dei danni alla salute collegati all’uso improprio dei giochi d’azzardo, approvata all’unanimità dal Consiglio Comunale del 19 dicembre 2013.

Sesta osservazione: Rischio idrogeologico.

Si chiede una valutazione approfondita dei vincoli e la rivalutazione degli impatti derivanti dallo studio PAI, inserito all’ultimo momento nella documentazione del PGT adottato, senza un’adeguata discussione. Il rischio riguarda, in particolare, gli Ambiti di Trasformazione sulla linea del Tarò e i sottopassi delle opere connesse di Pedemontana.

Associazione Meda per Tutti

Meda, 20 luglio 2016

2 thoughts on “Miglioriamo il piano di governo del territorio comunale!

  1. […] Meda non ha un centro cittadino di riferimento: quello storico è abbandonato e in progressivo degrado; quello commerciale è frammentario e scollegato dal resto della città. Manca un centro riqualificato e rigenerato che valorizzi l’identità storica, culturale, architettonica e sociale della città, che i cittadini possano sentire e vivere come la loro casa pubblica. L’evento “quale CENTRO per MEDA 2020?” del 2013 ha richiamato moltissimi Medesi, attratti dal tema, per discutere e confrontarsi sullo stato attuale, comprendere i problemi e trasformarli in opportunità per la rivitalizzazione della città: https://vermondoblog.wordpress.com/2013/09/23/grande-successo-di-pubblico-allevento-sul-centro-e-adesso/; https://vermondoblog.wordpress.com/2016/07/20/miglioriamo-il-piano-di-governo-del-territorio-comunal…. […]

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